📁 Categoria: filosofia del software

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Pensare con il codice: SICP e la logica di Scheme secondo R5RS

Introduzione

Structure and Interpretation of Computer Programs (SICP) è uno dei testi fondamentali dell’informatica moderna. Pubblicato da Harold Abelson e Gerald Jay Sussman, rappresenta molto più di un manuale di programmazione: è una riflessione profonda sulla natura dei linguaggi, sull’astrazione come forma di pensiero e sulla costruzione concettuale dei sistemi.
Scritto originariamente per accompagnare i corsi del MIT, SICP adotta Scheme, un dialetto del Lisp conforme allo standard R5RS (Revised⁵ Report on the Algorithmic Language Scheme). Questa scelta non è casuale: Scheme incarna una sintassi minimale che consente di esplorare i principi fondamentali del calcolo senza distrazioni sintattiche o dipendenze infrastrutturali.

Costruire dal principio: riflessioni su Linux From Scratch e l’autonomia digitale

Introduzione

Linux From Scratch (LFS) è un progetto didattico e tecnico che consente di costruire un sistema Linux partendo interamente dal codice sorgente. Non si tratta di una distribuzione nel senso tradizionale, ma di un percorso: un metodo per comprendere la struttura interna del sistema operativo, i processi di compilazione e le dipendenze reciproche che sostengono ogni componente.
In un’epoca di crescente astrazione tecnologica, dove l’utente è sempre più distante dal funzionamento del software, LFS rappresenta un esperimento controcorrente: un ritorno alla trasparenza e alla responsabilità del sapere tecnico.

La filosofia implicita di Python: un’analisi di import this

Introduzione

All’interno dell’ecosistema Python esiste un frammento di testo che ha assunto nel tempo un valore simbolico e quasi pedagogico: lo Zen of Python, accessibile digitando nel terminale import this. L’istruzione, che apparentemente richiama un modulo come tanti, restituisce invece una breve raccolta di aforismi redatti da Tim Peters, sviluppatore di lunga data della comunità Python. Quei venti principi condensano l’essenza culturale del linguaggio, più che la sua sintassi o semantica.